Turchia - Efeso
Dagli scritti degli Ittiti del XIV secolo a.C. si trovano informazioni sul regno di Akhhiyava, che si sa fu fondato nella zona di Mileto. Da queste informazioni risulta che un'importante città del regno fu Apasas; la poca distanza di Efeso da Mileto e la somiglianza fra il nome Apasas e il greco Efesos secondo alcuni dimostra che Efeso fu in origine Apasas. Il vasellame di terracotta, trovato nelle tombe del periodo miceneo, e i più antichi reperti storici di Efeso, sono del XV e XIV secolo a.C. Ciò dimostrerebbe che gli abitanti di Micene avevano rapporti con Apasas. Oltre agli elementi storico-archeologici, vi sono le leggende mitologiche e per esempio, secondo Strabone il nome Efeso deriverebbe da quello di una regina delle Amazzoni, le quali sarebbero le fondatrici della città.
Nel VII secolo a.C. Efeso come tutte le città della zona ionica fu invasa dai Cimmeri, che non si stanziarono definitivamente ma causarono molte devastazioni tra cui la distruzione del tempio della dea Cibele, venerata come "Grande Madre" e le cui caratteristiche erano simili a quelle della dea greca Artemide (Diana per i Romani). Nel VI secolo a.C. Efeso fu assediata dagli abitanti della Lidia divenuta uno stato potente con capitale Sardi.
Gli Efesini, sicuri della protezione di Cibele tesero una corda dal tempio fino alla porta della città e si radunarono da una parte senza preoccuparsi dell'attacco di Creso, re di Lidia, che però invase la città. Creso non usò violenza sugli abitanti, anzi li aiutò nella ricostruzione del tempio di Cibele e in una delle colonne utilizzate fece incidere il suo nome. Licenziò poi i suoi soldati mercenari e ritornò a Sardi, ma poco dopo perse la guerra che gli mosse Ciro e fu preso prigioniero. La guerra dei Persiani si estese alle città ioniche ed Efeso finì nelle loro mani. I persiani utilizzarono il porto e le navi di Efeso e imposero tasse gravose.