Grecia - Santorini - Akrotiri
L'insediamento protostorico di Akrotiri fu scoperto grazie ad un'eruzione vulcanica avvenuta nel 1866, ma solo nel 1967 cominciò una campagna di scavi sistematica, diretta dal prof. Spyridon Marinatos.
Si ritiene che la popolazione che lo abitava nel periodo Medio Cicladico (circa 2000-1500 a.C.), fosse di una cultura minoica, legata ma non dipendente da Creta.
Fino ad ora stato portato alla luce circa un ettaro di un insediamento molto più ampio, che si estendeva fino al mare con un porto. Come a Pompei, durante un'eruzione intorno al 1600 a.c., l'intera città fu ricoperta da uno strato di ceneri di un metro, che ne ha permesso la conservazione fino ad oggi, ma,contrariamente a quanto successo alla sua controparte partenopea, la popolazione riuscì a fuggire in tempo, e non sono stati ritrovati segni di cadaveri negli abitati.
Le abitazioni trovate sono di tipo minoico-cretese, realizzate con pietra grezza, paglia mista a creta e travi di legno, separate 'una dalle altre da strette strade lastricate di pietra. I pavimenti erano in argilla, pietra, o a mosaico. Le case sigorili erano disposte su due piani, il secondo piano era dedicato agli ambienti privati, comprensivo di bagno collegato ad un sistema fognario, il pano terra a magazzini e ambienti cerimoniali ufficiali.
Sono notevoli gli affreschi di chiara inluenza minoica raffiguranti scene di vita quotidiana, di lotta, di culto, di animali e piante esotici, alcuni dei quali sono stati trasferiti nei musei di Santorini e Atene.